Diciamoci la verità, c’era veramente bisogno di una sentenza cosi perché si potesse ritornare di nuovo a credere in un nazione più giusta, più equa e più normale.
In un epoca malata dove ormai affermare l’ovvio è divenuto un atto rivoluzionario la sentenza del tribunale di Firenze contro l’ordine degli psicologi è una vera e propria bomba termonucleare contro tutti gli obblighi vaccinali imposti con il vile ricatto.
I media mainstream l’hanno definita con il solito coro unanime una sentenza choc, ma cosa afferma di tanto scioccante questa sentenza?
Semplicemente che la psicologa può essere reintegrata al lavoro perché non si può ricattare una persona a sottoporsi ad un trattamento farmacologico sperimentale privandola altrimenti dell’unica fonte di sostentamento per lei e la propria famiglia. Men che meno tutto ciò è possibile quando il farmaco in questione è pieno zeppo di effetti avversi, ha causato tantissimi decessi accertati e soprattutto nemmeno funziona. Non si può rischiare di sacrificare la vita di un individuo per un presunto bene collettivo che alla fine dei conti nemmeno esiste dal momento che è stato appurato che i bucati contagiano e si contagiano. Ad aggravare ancora di più la posizione del sacro siero poi, secondo il giudice, il fatto che gli eventi avversi siano secretati con il segreto militare e gli ingredienti di composizione mediante segreto industriale.
Una sentenza importante, che non solo ripristina la giustizia e il rispetto della costituzione ma che sarà destinata a fare da apripista per tutti i successivi ricorsi.
Una sentenza cosi dirompente da mandare in corto circuito il circocovidiota. Dalla pagina webete di open sono corsi subito a buttare acqua sul fuoco spiegando ai propri ebeti lettori che in realtà questa sentenza non significa nulla e che nemmeno è una sentenza. La giudice poi che l’ha emanata è sicuramente un complottara alla quale poi ribaltano e cassano tutte le sentenze.

Quello che penso io è che in questa sentenza in verità non ci sia proprio nulla di rivoluzionario. Quanto affermato è semplicemente quello che in una nazione normale dovrebbe essere ovvio. Giusto nella testa bacata dei covidioti può essere giusto privare una famiglia del proprio sostentamento in nome di una fede cieca ad un siero che ha effetti più devastanti della cocaina.
L’ordine degli psicologi però non si arrende e già prepara il ricorso per settembre, facendo sapere che è un obbligo morale dei sanitari sottomettersi alla nuova religione del sacro siero e sono pronti quindi a dare battaglia affinché si possa ritornare al più presto a lapidare di nuovo la psicologa miscredente.
Vedremo quello che succederà per il momento godiamoci questo spiraglio di luce e di giustizia in vista di un autunno dove sono certo dovremmo ricominciare a combattere di nuovo.