A rispondere a questo quesito ci ha pensato il prode Orfini dichiarando via social che essendo un diritto costituzionale quello di poter accedere in parlamento non può essere subordinato all’esito vaccinale. Benissimo, i più educati risponderebbero a tutto ciò limitandosi a dire due pesi e due misure, i meno educati risponderebbero invece che a questi gli piace fare i froci con il culo degli altri e penso che la seconda affermazione sia molto più corretta.
Allora caro Orfini cosi come il vostro diritto a entrare in parlamento è un diritto costituzionale altrettanto lo è il nostro di poter lavorare ed essendo un diritto sancito dalla costituzione non può essere di certo subordinato all’inoculazione di uno siero che sta facendo più danni della grandine. Più passano i giorni infatti e più i casi di reazioni avverse gravi dovuto al vaccino aumentano. Per quanto vogliano nascondere la verità sotto la sabbia questa ormai è chiara è tutti. Solo un governo di pazzi, criminali e fascisti travestiti da democratici può subordinare diritti sacri come quelli a lavorare all’inoculazione di questa schifezza.
Ovviamente i covidioti questo non lo sanno, perchè per quanto idioti se lo sapessero qualche domanda se la farebbero pure loro. D’altro canto su repubblica mica c’è scritto e per loro tutto ciò che non è scritto su repubblica, fatto covidiano o corriere del siero non esiste, cosi come per loro non esistono le reazioni avverse gravi date dal sacro siero.
