Sono giorni che non faccio che leggere articoli nei quali si esaltano le gesta gloriose di coloro che decidono di arruolarsi e partire come mercenari a combattere per la guerra a fianco dei nazionalisti Ucraini. Un’articolo può essere goliardico ,ma quando lo stesso tema viene rilanciato in modo martellante da tutte le testate come sempre inizio a sentire puzza di bruciato e mi domando, dove vogliono andare a parare?
I media ormai funzionano un pò come funziona un tema a scuola: Tutte le mattine arriva il comunicato governativo con i temi del giorno ai quali gli alunni, professionisti dell’informazione, devono attenersi scrupolosamente avendo al più la possibilità di metterci di loro il linguaggio e la sintassi. Ormai io non scelgo più quale leggere tanto uno vale l’altro, tutti gli stessi argomenti tutti le stesse conclusioni, un libero vale una stampa o una repubblica non vi è veramente alcuna differenza.
Da giorni tutte le testate stanno rilanciando la storia di Giulia Schiff. La ragazza era già balzata agli oneri della cronaca in quanto esclusa dall’aronautica militare perchè vittima, a suo dire, di episodi di bullismo. Ora, a distanza di un’anno si torna a parlare di lei in quanto la ragazza ha avuto la brillante idea di arruolarsi come mercenaria nella legione straniera a difesa dell’Ucraina. A tal riguardo mi sento di voler fare un paio di considerazioni:
La prima è che se la ragazza in questione non ha mai fatto il militare, perchè esclusa dall’aereonautica, non ha nessun titolo e nessuna esperienza per combattere, pertanto che se ne dica la signorina è una pericolosa mercenaria da condannare, cosi come sono stati condannati con la stessa solerzia i foreing fighters che illegalmente avevano partecipato alle precedenti guerre come quelle in Siria o nel Donbass.
La seconda considerazione è che la signorina ai miei occhi appare, cosi come tutti coloro che senza mai aver imbracciato un fucile decidono di cimentarsi in un guerra che non li riguarda, come una pazza suicida che purtroppo è vittima di un lavaggio del cervello innescato dai media. Qualcuno ,non ricordo chi ,diceva che si è subito un lavaggio del cervello nel momento nel quale si è pronti a morire per un idea che non ci appartiene e che ci hanno inculcato. Credo che quest’affermazione calzi a pennello con la signorina.
Vi riporto qua sotto il post della ragazza sul suo profilo facebook rilanciato da tutte le testate:
“Non vedo da parte dell’Europa la reazione che meriterebbe lo scempio che sta subendo l’Ucraina da parte di Putin. Non ci sono giustificazioni per non reagire. Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo invaso da una delle potenze del mondo tra l’altro con motivazioni ridicole…a maggior ragione che è nostro vicino di casa. Quante parole inutili, ma quali sanzioni? Perché potremo veramente aiutare e invece stiamo a guardare? Veramente si stanno preoccupando del rincaro del gas e dei profughi che emigreranno? Tutta questa ipocrisia avrà delle conseguenze. Vergogna”.
Io credo che il messaggio che stiamo veicolando ai giovani con articoli come questo sia di una pericolosità inaudita e tutto questo rischia di creare un effetto emulazione pericolosissimo che porterà alla morte di tante giovani vite. Il rischio dell’effetto emulativo è altissimo, ormai i giovani d’oggi per un follower in più si venderebbero pure la madre figuriamoci fin dove sarebbero disposti ad arrivare per finire in televisione con un bel servizio di oltre un’quarto d’ora sulle iene. Ma dove stiamo andando? Solo io vedo in tutto questo una chiara istigazione al suicidio? Dove voglio arrivare a parare?
Come già scritto nei precedenti articoli la verità è che vogliono la guerra e queste storie mitologiche sono narrate apposta per fomentare l’opinione pubblica. Nel frattempo la situazione precipita sempre di più e l’ambasciatore russo arriva sporgere querela contro La Stampa:

Questi cazzoni avariati stanno giocando con il fuoco e stanno mettendo in pericolo la vita di noi tutti con la loro stupida propaganda. Qua non si tratta più di convincere un sempliciotto di un’idea che non gli appartiene qua si sta mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Pensate che Putin non sia informato della campagna denigratoria che riceve ogni giorno dai media per mano del governo? Certo che lo è e ogni giorno il clima diventa sempre più pericoloso e l’Italia cresce sempre di più nei gradimenti di dove dirigersi una volta finito di distruggere l’Ucraina.
E tu cosa ne pensi del comportamento dei media sulla guerra? Scrivimelo nei commenti oppure in privato a matteo@ilpoveronequotidiano.it, a presto!