venerdì, Marzo 14, 2025

L’Italia è una repubblica fondata sul vaccino

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Mancano meno di tre settimane al 15 ottobre giorno in cui un terzo degli Italiani perderanno ogni più basilare diritto e verranno considerati ufficialmente alla stregua dei peggiori criminali di sempre. E cosa hanno fatto queste persone di cosi terribile per meritare un simile trattamento? Hanno rubato? Hanno alzato le mani o insultato qualcuno ? Si sono macchiati di un omicidio? Nononono lor signori, l’unico crimine commesso da costoro è quello di aver rifiutato di sottoporsi come cavie alla sperimentazione di un vaccino che sta facendo più morti della droga.

Fin da bambini siamo cresciuti pensando di vivere in un paese libero e democratico, dove l’opinione di tutti anche se diversa dalla nostra doveva essere tollerata e rispettata, una Nazione dove pur essendo tutti diversi avevamo tutti gli stessi diritti.

Tutto questo fino ad oggi fino all’arrivo dell’infame tessera verde. Ora se fossero un minimo coerenti al posto di umiliare e svilire in modo cosi osceno la nostra costituzione dovrebbero perlomeno cambiarne gli articoli. E’ si perchè basta con la favoletta che siamo una repubblica fondata sul lavoro, sulla salute, sull’istruzione e sulla libertà. Siamo una repubblica fondata sul vaccino. Perchè tutti i bei principi costituzionali senza il vaccino vengono meno. Non c’è nessun lavoro, nessuno svago e nessuna libertà e nessuna istruzione senza il vaccino. Chi è vaccinato è un cittadino di serie A chi non lo è non è nemmeno di serie B ma al massimo è un cittadino da zona retrocessione in Eccellenza. E non venitemi a raccontare che basta fare il tampone per evitare di farselo perchè è impossibile ficcarsi quella spada dentro il naso ogni due giorni sia per i costi sia per il fastidio che arreca.

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Se il green pass lo avessero messo per andare allo stadio o ad un concerto in qualche modo uno lo avrebbe pure accettato. Non vuoi vaccinarti ma vuoi andare comunque al quel concerto, ti fai il tampone una tantum e vai. Allora uno poteva pure starci, ma subordinare il diritto allo studio e al lavoro alla somministrazione di un vaccino sperimentale che sta facendo una strage di giovani è un qualcosa che solo un governo criminale composto da pazzi scriteriati può approvare.

Intanto pure la scorsa settimana un’altro quattordicenne sanissimo è morto nemmeno a 24 ore dal vaccino e proprio ieri un’altra ventenne . Ovviamente su repubblica, pacco covidiano e corriere del siero nemmeno mezzo articolo. Loro d’altro canto sono impegnati nel raccontarci la storia del povero Pino detto lo guercio di Busto Arsizio che alla tenera età di 94 anni non si è voluto vaccinare ed è morto di covid, mica di vecchiaia sia mai ma di covid.

Verso la metà di agosto un consigliere comunale di Frosinone aveva pubblicato sulla pagine facebook una fotomontaggio dell’ingresso di Auschwitz con scritto il vaccino rende liberi. Da subito il post ha creato una forte indignazione da parte dei covidioti ma a distanza di un mese è che chiaro che la storia da perfettamente ragione al consigliere comunale . Il vaccino rende liberi, senza non lo siamo che ne dicano i covidioti. Ma basta vaccinarsi ti rispondono loro. Va bene ma resta il fatto che se per qualsiasi ragione io non voglio farlo per qualsiasi cazzo di motivo che mi passa per la mente non sono più libero.

Accostare i fatti di odierni al olocausto non è affatto un paragone poco azzeccato. Dai tempi dell’olocausto infatti che non si assisteva ad una campagna d’odio cosi profonda nei confronti di una parte della popolazione. Fino a ieri eravate dei cittadini modello oggi siete il male del mondo. E tranquilli che in questo regime di odio e follia se qualcuno proponesse dei campi di sterminio per chi rifiuta il sacro siero raccoglierebbe fette importanti di consenso tra la popolazione. Ormai siamo alla follia e nella follia non può esserci niente di normale.

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