Non so se c’avete fatto caso ma da Forza Italia se ne vanno via sempre i fedelissimi.  Quelli che erano a stretto contatto con Berlusconi.  Che lo vedevano o lo sentivano tutti i giorni.  Quelli che costituivano il suo cerchio magico e gli facevano da consiglieri.

     Angelino Alfano era stato designato come suo delfino, poi Berlusconi,  dopo averlo nominato ministro della giustizia nel suo ultimo governo,  scoprì che non aveva il quid.  Ma Angelino non si perse d’animo,  passò a fare il ministro dell’interno e vicepresidente del Consiglio nel governo Letta (PD),  fu riconfermato come ministro dell’interno nel governo Renzi (PD) per finire poi la sua carriera politica come ministro degli esteri nel governo Gentiloni (PD). 

 Sandro Bondi era una dei tre coordinatori del PdL, in quota Forza Italia.  In quel periodo dove c’era Berlusconi c’era lui.  Col suo animo poetico quando parlava di Berlusconi era preso da una profonda commozione e a lui aveva dedicato anche alcune poesie.  Berlusconi, grato, lo promosse ministro dei beni culturali.  Ma nel 2014, quando Berlusconi finì in disgrazia, lasciò il partito e successivamente votò la fiducia al governo Renzi.

     Denis Verdini era l’altro coordinatore del PdL in quota Forza Italia.  Si occupava dell’organizzazione.  Cioè insieme a Berlusconi decideva le liste dei candidati: chi nominare deputato, chi senatore, chi far correre come governatore e chi come sindaco nelle grandi città.  Aveva un potere immenso sulla vita del partito e per questo era in continuo contatto con Berlusconi.  Fu lui a consigliare Berlusconi il patto del nazzareno con Renzi, ma dopo avere votato per Mattarella quale presidente della Repubblica, nel 2015 uscì dal partito per appoggiare Renzi.

    Renata Polverini non ha lasciato un gran ricordo come governatrice del Lazio.  Quella consigliatura fu interrotta prematuramente.  Berlusconi la volle ricompensare con un posto da deputata.  Ma lei aveva altro per la testa ed ora il suo cuore è diviso tra Lotti e Conte. 

    L’ultima a sbattere la porta è stata Maria Rosaria Rossi, la badante.  Si era trasferita a vivere a casa di Berlusconi.  Era lei che stabiliva chi poteva ricevere e chi no.  Filtrava le sue telefonate,  decideva l’organigramma e le scelte politiche di Forza Italia.  Cercava anche  di regolargli la sua vita privata che è stata sempre un po’ chiaccchierata.  Adesso ha votato la fiducia al governo Conti.

    Insomma come li sceglieva i suoi fedelissimi Berlusconi?

    Lui che si vantava che non era un politico di mestiere,  di venire dal mondo imprenditoriale, che aveva fatto un altro lavoro,  si era circondato di professionisti della politica.

    E i professionisti sanno quando è ora di cambiare padrone