Come avevamo ampiamente previsto nei precedenti articoli è partita la guerra allo shopping in strada. Oramai i media di regime sono cosi prevedibili che ci arriverebbe pure un bambino. Era chiaro che con il passaggio cromatico di tante regioni la gente sarebbe tornata in strada per fare gli acquisti per il natale ma soprattutto per riassaggiare la libertà di cui ormai i nostri principi medievali moderni li avevano privati. Cosi come era prevedibile e aggiungerei sacrosanto il fatto che la gente uscisse di casa, altrettanto prevedibile era che sarebbe partita la campagna a giornali unificati contro negozi, bar e ristoranti.
Da stamane tutti i giornali con in testa però la repubblica, quotidiano paladino delle libertà arcobaleno ma anche delle misure repressive del nuovo regime terapeutico , avranno pubblicato una cosa come 85 articoli a dir poco nei quale puntano il dito contro i cittadine rei di aver avuto l’ardire di uscire di casa ma soprattutto contro le attività commerciali ree di esistere. A vederli questi articoli, tutti uguali tali e quali tra di loro, sembra quasi che qualcuno suggerisca dall’alto la linea editoriale da seguire, cosa pubblicare e cosa omettere. Infatti, ovviamente, mai e poi mai un solo articolo dove si parli della gente messa in ginocchio economicamente e psicologicamente dalle misure repressive. Bisogna prendersela con tutte le forze contro negozi, negozianti e ristoratori.

Addirittura tra i vari articoli demonizzatori ve n’è pure uno manco a dirlo su repubblica dove si accusano i pranzi domenicali di essere causa dell’aumento dei contagi. Il pranzo della domenica sia chiaro, non quello del sabato ne quello del giovedi. Che poi nessun virologo può stabilire con certezza dove avvengano i contagi ma repubblica si. E guarda un po’, sia mai che i contagi aumentino sui mezzi pubblici sempre affollatissimi, in luoghi chiusi senza il minimo distanziamento sociale, ben più pericolosi di ristoranti e bar, quelli sono sicuri e non meritano mai nessun articolo, chissà perchè…

Mentono sapendo di mentire, ci trattano ormai alla stregua di scimmiette ammaestrate con il cervello in pappa e a ben vedere i commenti dei social non è che abbiano tutti i torti.
Mentre tutto questo avviene intanto a via del Corso a Roma dove non si era mai visto un negozio vuoto nella storia ben 28 serrande sono abbassate, a via del Corso! Non oso immaginare quanti abbiano chiuso bottega a causa delle misure repressive in tutta Roma e in tutta Italia ma ovviamente i giornali di regime si guardano bene dall’informarci su questo.
Quello che avverrà nei prossimi giorni è fin troppo chiaro e fin troppo scontato. Al massimo una decina di giorni da oggi e inizieranno a dire che i contagi saranno risaliti, magari faranno qualche milione di tamponi in più, ma daranno la colpa dell’aumento ovviamente agli esercenti mentre i colossi delle ecommerce ringraziano . La campagna di sensibilizzazione delle menti deboli proseguirà con tutta la litania che bisogna richiudere perché siamo stati indisciplinati e da gennaio lokdown duro come a marzo. Mi duole dirlo ma questo è il futuro e le voci che arrivano dalla Germania dove vi è una Merkel pronta a richiudere tutto, di certo, non fanno ben sperare.