Bersaglio di questi giorni da parte dei giornali ormai completamente allineati, salvo rare eccezioni al regime terapeutico, è stata la dott’.Gismondi.

La dottoressa secondo i media  è rea di aver partecipato a un convegno in Germania,   descritto ovviamente come un covo di pericolosi negazionisti e dell’immancabile ultra destra, nel quale ha rilasciato dichiarazioni non allineate con la nuova narrazione terapeuticamente corretta. La dottoressa infatti ha avuto l’ardire di affermare che la situazione è drammatica ma non tragica. Che molti dei casi sono asintomatici e che non è affatto sicuro che le morti siano tutte per covid e non con il covid. Inoltre ha criticato l’indegna scena delle bare di Bergamo, trasmesse a reti unificate da tutte le televisioni e quotidiani online, avendo il coraggio di dire che uno stato debba infondere tranquillità e non panico e terrore.

Come sempre chi non si allinea non con la narrazione dominante viene da subito etichettato come pericoloso negazionista che partecipa a convegni cospirazionisti.

Ovviamente cosa importa se la dottoressa in questione abbia un curriculum con i contro coglioni, cosi come lo steso dott.Palù da sempre critico del terrorismo psicologico infuso al popolo.

Per stabilire chi ha ragione nella disputa, credo che il sottoscritto, cosi come tutti i suoi lettori dovrebbero concentrarsi sulla realtà che li circonda e non su quello che dicono i media.

Per concentrarsi sulla realtà che ci circonda intendo concentrarsi sui casi intorno a noi di persone che conosciamo realmente che hanno contratto il covid o che addirittura sono morte.

Il sottoscritto tra migliaia di conoscenze ha solo un morto di 85 anni per altro con altre gravi patologie ma che sicuramente il covid gli ha dato il colpo di grazia. Per il resto avrò sentito di un’altra sessantina di persone risultate positive e su queste sessanta solo una con sintomi mentre per tutte le altre nemmeno mezzo sintomo, qualcuno afferamava di sentirsi addirittura meglio di prima.

Altra cosa che ho notato con stupore è che chiedendo veramente a tutte le persone con cui interagivo se conoscevano qualcuno morto per covid in pochissimi mi hanno detto di si. Di contro veramente in molti mi hanno detto di non conoscere nessuno che è morto di Covid ma di conoscere qualcuno che è morto di un’altra cosa e hanno chiesto ai parenti se potevano metterlo come morto per Covid. Questo me lo hanno detto in molti e lo trovo veramente molto sinistro.  

Pertanto la realtà che mi circonda coincide esattamente con quella narrata dal dott.Palù e dalla dottoressa Gismondo. Non si tratta di essere complottisti io ho chiesto in giro e queste sono state le risposte della gente. Qual’è la tua esperienza reale con covid? Quanti morti che non avevano niente conosci e quanti anni avevano? Lascia la risposta giù nei commenti!

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